Lavori scomodi e come affrontarli

e Cenerentola non è una sfigata!

Dopo aver trattato in precedenza, il tema degli errori e dei fallimenti, non posso non citare la costellazione dei favolosi lavori di merda che mi hanno fortificata negli anni!  Li definisco simpaticamente così, in realtà voglio bene a tutti loro, è come quando mia mamma, mi tirava le ciabatte inseguendomi in giardino, in quel momento mi avrebbe uccisa ma sempre con amore! Ho iniziato presto a capire come sarebbero funzionate le cose per me, ero proprio una ragazzina quando in famiglia mi hanno messa davanti al fatto, che più avrei chiesto e più me lo sarei dovuto meritare. Episodio storico, la mia prima volta al cinema con gli amici, 12 anni (tenerezza solo a pensarci) ma i miei non sono mai stati fans della paghetta, quindi ovviamente evevo bisogno dei soldi necessari per il biglietto dell’autobus, del cinema e dei popcorn, oltre al permesso per andarci (all’epoca ancora si faceva). Non mi fu negato, ma in cambio avrei dovuto aiutare mio padre a portare circa due quintali di legna con la cariola, nel retro del giardino. Al cinema ci sono andata poi, ma non me lo ricordo molto  il film, sarà stata la stanchezza? Ecco, quel giorno ho annusato l’aria e ho capito tutto, ho capito che nella vita, nessuno mi avrebbe regalato niente, nemmeno loro e li ringrazio per questo! Mi sono sempre sentita sostenuta nelle mie scelte e decisioni e li ho sempre avuti al mio fianco nonostante il divorzio, quando si è trattato di aiutarmi a crescere. Sono stata un' adolescente curiosa e vivace e per provare a vivere la mia vita in modo indipendente, mi sono adattata davvero a qualunque cosa e situazione. Già dai tempi della scuola, sono stata anche cameriera, barista, gelataia, pasticciera, hostess, donna delle pulizie, baby sitter e chi se lo ricorda cos’altro e tutto questo molto prima di essere illustratrice, artigiana, designer, decoratrice e ora piccolissima imprenditrice del mio nuovo business.

Non ho nessun imbarazzo a dire che, in tempi difficili, per comprarmi il primo telefono o il primo computer, ho pulito anche le case altrui, perché è stato utile, faticoso e anche a tratti rivoltante, ma sono entrata nelle case di ricchi, di medici, di coppie improbabili e di una giapponese con una collezione di bambole da film horror. Sono entrata nella loro intimità e quello che le nostre case rivelano di noi è sorprendente.

Sai tutti questi lavori apparentemente inutili per arrivare a oggi, in realtà mi hanno fatto conoscere molte persone e fatto vivere le situazioni più assurde o divertenti, mi hanno insegnato a lavorare in gruppo, ad adattarmi, a superare limiti e a stringere i denti, ma sopratutto a risolvere problemi! Il senso pratico che le esperienze di questo tipo, mi hanno insegnato è impagabile. Quando poi finalmente, sono passata ai lavori più interessanti e mirati, per un po’ sono stata anche assistente personale di una stilista e ricordo una frase, detta da lei un mattino, aprendomi la porta: “Giorgia eccoti finalmente! Oggi è un casino, arrivi tu e arriva il sole!”. Mi veniva lasciata la sua agenda da mezzo chilo, una penna, il telefono e quello che dovevo fare, era cercare di risolverle i problemi cercando di alleggerire il carico.

Sapevo che il mio senso pratico, la mia rapidità di agire davanti ad un imprevisto, ad un disguido tecnico, o lo stare perfettamente in gruppo, era un bene prezioso per lei. E’ stato molto gratificante e utile a capire, che ogni pizza che ho servito anche al cliente più antipatico, che ogni sorriso forzato, anche quando non sapevo se avrei visto lo stipendio a fine mese, mi hanno fatto sviluppare notevoli capacità di sopravvivenza. Mi auguro che questo mio progetto, possa crescere nel tempo, tanto da avere bisogno anche io un giorno, di un’assistente personale e ti assicuro che tra le ventenni novelle designer, delle varie e a volte improbabili scuole di moda, esperte di tutto un po’ e di tutto e niente, ho perfettamente chiaro il curriculum che sceglierò. Cenerentola ti sto aspettando!  

Una straordinaria foto di repertorio, con la mia amica Marzia.

Lavoro in fiera a Londra -1810  :D

 

 

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